‘Donne e madonne’ il tema della serata. Sul palco anche Andrea Maestrelli a “duettare” con Leonardo.
Sono stati venticinque i poeti vinciani (tutti, dal Capoluogo fino a Spicchio e Sovigliana) che ieri, domenica 10 marzo, hanno partecipato alla settima Veglia dei poeti, l’evento annuale che l’associazione Vinci nel Cuore organizza dal 2013 nell’ambito della Festa della Poesia.
E mai come quest’anno, la serata del Teatro della Misericordia ha visto le donne protagoniste.
A partire dall’omaggio a Rupi Kaur, poetessa e illustratrice canadese di origine indiana, famosa per le sue poesie visive e i suoi saggi fotografici, il più delle volte incentrati su tematiche proprie delle donne che per la società sono ancora tabù. E poi gli omaggi agli autori internazionali e locali curati e letti da Dora Donarelli, anima della compagnia teatrale “Il Rubino” di Pistoia. Infine, le letture delle poesie, corpo e anima della serata, che hanno esaltato la figura femminile a tutto tondo. Vivaci e sentiti anche i versi dedicati al territorio vinciano.
Fra gli ospiti della serata anche Andrea Maestrelli, cantautore vinciano e amico di Vinci nel Cuore, che con la sua chitarra ha voluto anch’egli celebrare le donne, con evidenti richiami a Leonardo e al suo viaggio artistico e personale, fino al “duetto” inedito con Leonardo stesso, per l’occasione impersonato da Cesare Berni che si è esibito con dei versi di ringraziamento per l’anno delle celebrazioni a lui dedicato.
Bello il complimento ai poeti di Giuseppe Torchia, sindaco di Vinci, presente in sala: “È ammirevole il coraggio di queste persone nel portare sul palco i propri sentimenti”.
La copertina dell’antologia dove sono state raccolte le poesie della serata è curata da Matteo Cocci, pittore pratese con ascendenti locali, che per l’illustrazione si è ispirato all’albero della Cuccagna, epiteto che segnava Vinci come paese tranquillo e privo di eventi, come veniva descritto in un antico detto della fine del Cinquecento. La versione della “cuccagna” di Cocci è invece da considerarsi in chiave moderna, quasi ribaltata rispetto al significato cinquecentesco: un albero da rispettare e abbracciare come simbolo della natura che ci protegge.
Fondamentale anche il contributo fotografico di Domenico Alessi, autore della maggior parte delle foto che hanno fatto da sfondo ai contributi poetici della serata.
La manifestazione ha avuto il patrocinio del Comune di Vinci e dell’associazione culturale Orizzonti ed è stata inserita nel programma delle celebrazioni per il cinquecentenario leonardiano. L’organizzazione della serata è stata possibile grazie alla collaborazione della parrocchia di Santa Croce in Vinci, della Fraternita della Misericordia di Vinci.
Gli altri eventi della Festa della Poesia 2019
Venerdì 15 marzo alle 21.15 di nuovo alla Biblioteca Leonardiana, con Roberto Ruini, docente di letteratura italiana e grande esperto di poesia trecentesca e quattrocentesca, che illustra “Leonardo e la poesia laurenziana”. Durante la serata interverranno Andrea Giuntini come lettore, Samuele Lastrucci e il Da Vinci Baroque Festival come ospiti e la prof. Maria Virginia Porta a presentare. Roberto Ruini è nipote di Renzo Cianchi, che fu bibliotecario alla Leonardiana dal ‘28 al ‘69, una vera e propria istituzione per Vinci.
Giovedì 21 marzo la chiusura con “L’Infinito di Leonardo”. In concomitanza della Giornata mondiale della poesia e con il bicentenario de “L’infinito” di Leopardi.
Leggi anche...
-
Li omini boni tornano alle origini: l’edizione 2023 in Biblioteca Leonardiana
-
A 50 anni da quel giorno a Signa. Il Vinci Calcio del 1973 si riunisce per festeggiare lo storico spareggio
-
Al premio ‘Li omini boni’ sono protagonisti gli ultimi
-
Vinci in versi, c’è l’undicesima edizione della Festa della Poesia
-
Li Omini Boni 2022, il premio visto da chi ha partecipato