Chi sono le dragonesse, cosa fanno e come hanno contribuito a leggere Leonardo, in una piazza che è diventato un palcoscenico a 360°.
“Le ‘dragonesse’ leggono Leonardo”, un piccolo evento nel calendario delle Celebrazioni Leonardiane 1519-2019, ma con grandi significati, a cui l’associazione Vinci nel Cuore, insieme alla Pro Loco di Vinci e I Soliti Ignoti da Vinci, ha dato il patrocinio e il contributo, affiancando l’amministrazione comunale e l’associazione Astro nell’organizzazione dell’evento. Le “dragonesse” provenivano da tutta Italia, anche da altre città di Leonardo: oltre che dall’Empolese Valdelsa, da Milano, Firenze e infine Latina.
Il gesto di leggere le favole di Leonardo nei luoghi della sua infanzia, ovvero dalle case in cui sorgevano nel XV secolo quelle dei Da Vinci, nello scorcio di quella grande piazza del Mercatale (poi divisa nel Settecento e oggi Piazza Guazzesi), dove il piccolo genio correva, è stato un grande regalo, una performance collettiva, per chi ha avuto modo di assistere. La lettura dalle finestre ha fatto diventare la piazza un palcoscenico a 360 gradi, un gioco per le dragonesse e il pubblico chiamato a rispondere, condividere le morali di ogni storia, ad applaudire: un teatro della vita.
Le “signore in rosa” sono in effetti delle testimoni della vita, combattendo prima un male tremendo e diventando poi sostenitrici in prima persona dell’importanza della prevenzione nella lotta ai tumori, dimostrando che la vita può tornare anche “in rosa” a sorridere dalle finestre delle abitazioni, nelle antiche vie, a far parlare le facciate delle case, con gesti semplici e le parole di favole leonardiane dai contenuti profondi, ognuna sottolineata da una morale per gli uomini di oggi. Ma la morale più grande dell’incontro delle dragonesse con Vinci è stata la loro presenza, come ha sottolineato Sara Iallorenzi, vicesindaco di Vinci, «la loro testimonianza che è un invito generale alla prevenzione e alla lotta dei tumori, a non perdere mai la speranza, perché la vita possa continuare a sorridere a tutti. E questa, cari signori e signore, non è una favola!»
Ma chi sono le Astro Dragon Ladies?
Sono un gruppo di donne che hanno aderito alla riabilitazione post tumore al seno a bordo della dragon boat, un’imbarcazione lunga 12,66 metri con la testa e la coda a forma di dragone, sospinta da venti atlete che remano al ritmo scandito dal tamburino e guidati dal timoniere a poppa, che tiene la direzione con un remo di circa tre metri. Le dragonesse sono nate nel 2012 per iniziativa del dottor Claudio Caponi, chirurgo senologo dell’AUSL Toscana Centro, di ASTRO (Associazione per il Sostegno Terapeutico Riabilitativo in Oncologia), del comune di Capraia e Limite e della Canottieri Limite, che ospita le atlete all’interno della propria struttura di Limite sull’Arno, in località Mollaia. Le dragonesse hanno appuntamenti annuali in Italia e nel mondo, pagaiando non solo sull’Arno, ma anche sul Danubio. Quest’anno hanno festeggiato il loro settimo compleanno a Vinci e a Limite sull’Arno, dove si è svolta la regata conclusiva e a cui hanno partecipato le Dragon Ladies di Milano, Firenze e Latina.
Al loro incontro in terra di Toscana e a Vinci non poteva quindi mancare Leonardo.
Questo è un post pubblicato il 23 giugno 2019 sulla pagina ufficiale di VnC su Facebook sull’evento “Le ‘dragonesse’ leggono Leonardo”, avvenuto il giorno prima.