Viaggio all’interno del parco naturale nato all’interno del golf club di Bellosguardo, fra degustazioni di vini, sport e le invenzioni del Genio.
Una proposta ricorrente nei progetti e ipotesi di sviluppo turistico del nostro territorio è stata quella di realizzare un grande parco tematico dedicato a Leonardo nel paese natale. Prima ancora di pensare come realizzarlo, molti si sono arresi al sogno, fermandosi magari alla domanda di dove farlo e come realizzarlo. C’era chi sognava in grande (pensando a una sorta di parco divertimenti stile Gardaland), chi magari in qualcosa di più culturale e rispettoso del nostro paesaggio a vocazione artistica e culturale. Si ricordano esperienze positive in tale senso, come il progetto del Giardino di Leonardo con il labirinto e altre installazioni in località Ceoli (1997) e, soprattutto, il nuovo Parco Acquaria sulla Via Verde, uno spazio teatrale estivo in un luogo paesaggistico con indubbie suggestioni leonardesche e una terrazza naturale sul castello. Altre “stazioni artistiche”, come oggi vengono chiamate, luoghi d’arte e d’incontro, stanno nascendo nei nostri borghi (per esempio a Vinci in via Roma, ad opera dell’artista Marconcini) o in vecchi mulini (Ronzone).
L’ultima grande novità in ordine ai parchi tematici del Montalbano, nelle forme classiche se vogliamo, è senza dubbio Discover Leonardo, inaugurato nel giugno scorso in località Bellosguardo, fortemente voluto da Cristina Carmignani e dalla sua famiglia proprietaria dell’omonima tenuta agricola. A due chilometri da Vinci, lasciata la strada provinciale in prossimità delle indicazioni ben visibili e raggiunto il crinale della collina, ci troviamo di fronte a un bellissimo campo da golf tematico, costruito ormai dieci anni or sono, con le buche che inseguono le orme e i ricordi del genio leonardiano (“Ogni buca una nuova storia da vedere e vivere”, si legge nella pubblicità), ma da tre mesi con annesso il parco tematico aperto a tutti, dallo sportivo al semplice curioso, facendo diventare Bellosguardo un luogo ideale anche per una semplice gita o un fascinoso ritrovo, grazie anche ai servizi ricettivi e di ristoro.
Al parco Discover Leonardo si accede pagando un separato biglietto di ingresso.
Si divide in due parti. L’intenzione del suo progettista è quella di far vivere agli ospiti una vera e propria esperienza multisensoriale, grazie alla guida di supporti audio e musiche (utilizzando il QR code), ai pannelli artistici, alle invenzioni. All’interno di un’oliveta, una dopo l’altra, sono ricostruite le principali tappe della vita di Leonardo attraverso una biografia multimediale che introduce alla seconda parte, che è una vera e propria immersione nel mondo delle macchine leonardiane, ricostruite a grandezza naturale. Fa senza dubbio effetto vedere il Carro Armato di Leonardo, spesso conosciuto come un disegno o modellino museale di modeste dimensioni, qui ricostruito in grandezza naturale, una macchina di 7 metri per 7, curato nei minimi particolari, accessibile anche all’interno per osservare i vari ingranaggi. Ma ci sono anche la bombarda, l’elica, il carro falciante, la mitragliatrice, la torre d’assedio e altri marchingegni sempre ricostruiti a grandezza naturale grazie alla maestria di artigiani fiorentini (Sergio, Sandro e Silvano Martelli) sotto la direzione artistica di Alberto Marconcini. Una sorta di accampamento bellico, dove la fantasia di Leonardo trova la sua concreta applicazione. Non c’è da meravigliarsi. Certamente il Genio ha condannato la guerra come una “pazzia bestialissima“, come si sottolinea nella guida del parco, ma è altrettanto vero che promuoveva la propria invettiva e capacità, anche e soprattutto, come ingegnere bellico (basti ricordare cosa scriveva a tale proposito nella sua lettera di presentazione a Ludovico il Moro) progettando macchine e sistemi di protezione per il soldato e le città, al soldo addirittura di personaggi turpi come il sanguinoso Cesare Borgia.
Spesso Leonardo giustifica tale sua condizione e azione affinché le persone siano liberate dai tiranni e le città abbiano signori “boni” e giusti. Prima di qualsiasi giudizio avventato si ricorda al visitatore che il tutto deve essere calato nella mente e nello spirito di un uomo del XV secolo, dove questo percorso nel tempo vuole deliberatamente condurre. Certamente il confronto tra il disegno dell’invenzione e la realizzazione della macchina è notevole, induce a pensare e osservare in modo diverso quelli che sulla carta di Leonardo sembrano innocui marchingegni, dei semplici schizzi, talvolta anche schiribizzi d’artista. La pace e la bellezza delle colline del Montalbano e il bellissimo paesaggio rurale circostante rendono ancora più stridente questo raffronto che rappresenta, senza dubbio, un’esperienza da provare, per meglio comprendere la brutalità della guerra ma anche la natura e l’anima di Leonardo, uomo del suo tempo, fuori dalle odierne interpretazioni di comodo o di moda.
Per chi dopo la visita si vuole trattenere ancora, Bellosguardo, antica dimora risalente al secolo XIV, riportata agli antichi splendori dopo un accurato intervento di ristrutturazione, offre all’ospite un luogo ideale per rilassarsi, degustando magari i vini e i tipici prodotti della tenuta e del territorio presso il ristorante e centro degustazioni, godendo di un ampio patio esterno da cui si osserva a 360 gradi la catena del Montalbano e il meraviglioso panorama collinare della tenuta.
E per lo sportivo… non rimane che “scendere in campo” con il gioco del golf!
Nicola Baronti
questo articolo è stato pubblicato sul numero 120 di Orizzonti, settembre 2019
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